La storia delle famose

PUPE CON I BAFFI 

Si racconta che nel Settecento un vignaiolo di Martina Franca, convolò a nozze con una splendida fanciulla di Grottaglie. La fanciulla, però, essendo di Grottaglie, doveva secondo un’antica pratica medievale ancora vigente, trascorrere la prima notte di nozze con il feudatario di Grottaglie. La cosa, logicamente, non piacque al vignaiolo, che si rifiutò di sottostare ad un simile affronto. Decise, perciò, di vestirsi da donna e prendere il posto della sua amata. E così fece. Si vestì da donna, con abiti fastosi e si recò al castello, dimenticando però di tagliarsi i baffi. Quando arrivò al cospetto del principe fu lampante il raggiro. In un primo momento, il principe ordinò di condannarlo a morte, ma poi, riguardandolo, scoppiò in una fragorosa risata. Avendo saputo che l’ingannatore aveva un pregiato vigneto, per punizione, gli intimò di portare a corte tutto il vino ottenuto dai suoi terreni, contenuto in delle anfore che avessero le sue fattezze di travestito, altrimenti sarebbe morto.
Il povero vignaiolo girò tutte le botteghe del quartiere per farsi fare delle anfore a lui ispirate. I figuli produssero circa settecento di queste anfore antromorfe per permettere al vignaiolo di consegnare il suo buon vino e aver salve la sua vita e l’illibatezza della sua amata.
E fu così che da uno stratagemma mal riuscito e dalla minaccia di morte di un feudatario mediavale nacque la preziosa anfora dello ius primae noctis.